Descrizione
C’è un tesoro sepolto nel canale di Skagerrak. In uno specchio d’acqua nel Mare del Nord, che bagna le coste della Norvegia, della Svezia e della Danimarca. Seicento chilogrammi di metallo prezioso, strappato dalle mani e dalle bocche degli ebrei, che a decine di migliaia furono trucidati nelle camere a gas. Oro fuso in tanti lingotti, raccolti in quattro casse e stipati nel ventre dell’U-3523, un sommergibile della Kriegsmarine di ultima generazione. Un U-boot di classe XXI, diretto verso l’Argentina e affondato con bombe di profondità il sei maggio del 1945, in cui i 58 uomini di equipaggio trovarono una morte orribile.
Il ritrovamento del relitto accende l’interesse di una grande organizzazione di estrema destra, che organizza il recupero del carico. Servono i permessi di esplorazione e per ottenerli viene ingaggiata la giornalista Silje Ratzenberger, con un falso pretesto umanitario.
Ma fin dall’inizio, l’operazione si rivela difficoltosa e non mancano gravi incidenti, che mietono vittime tra i componenti della missione. Raggiunta la stiva del sommergibile si scopre che c’è una quinta cassa diversa dalle altre, rinforzata e chiusa a chiave.
L’incauta scelta di aprirla provocherà un’escalation di omicidi efferati, orchestrati da un’organizzazione criminale che non si ferma davanti a nessuno scempio, poiché il suo leader è determinato a usare tale ricchezza per raggiungere l’apice del potere politico. Con ogni mezzo.
Scoperto l’inganno, Silje lotterà duramente con suoi reportage giornalistici, per far luce sui crimini commessi e smascherare chi sta al vertice della piramide. Le sue inchieste costeranno care a lei e a chi le sta vicino.
Tutto questo metterà a repentaglio la loro stessa vita.
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