Sulle orme di Massimo

Cari Amici,

quando Massimo D’Alonzo ci ha presentato la sua opera, ci disse che con i proventi avrebbe voluto esaudire alcuni suoi desideri, uno dei quali era quello di vedere il mare.
Purtroppo però, dopo più di sedici anni di lotta contro il male, come certamente saprete Massimo si è spento proprio nel giorno in cui la sua opera veniva presentata a BUK Modena.
Di concerto allora con Doriana Di Giovanni – che lo aveva assistito nei suoi ultimi mesi di vita -, è stato deciso di trovare un’altra realtà da sostenere nella realizzazione di un progetto altrimenti irrealizzabile. Doriana è stata per noi l’ambasciatore in terra di un angelo.
Questa realtà è stata dunque identificata con una madre di due bimbi, affetti da un lieve ritardo cognitivo, che ha bisogno di portare i figli dalla Sardegna (dove vive) a Milano per sottoporli a cure specialistiche in grado di migliorare la qualità della loro vita.
Questa donna non ha i mezzi per affrontare il viaggio e la permanenza nel periodo necessario alle cure, e necessitava di un impegno valutabile in 1000€.
La nostra Associazione ha deciso di aiutarla, e verserà oggi stesso la cifra alle coordinate bancarie forniteci da questa signora. Vi rendiamo nota la cosa non per vanto, ma semplicemente perché in questa cifra ci sono le vostre quote, i vostri acquisti e tutta la passione che avete messo in questi anni nel seguirci nella nostra avventura.
E’ soprattutto grazie a tutti voi se tutti noi oggi possiamo sentirci un poco migliori.
Marcello Rodi
Presidente di Campi di Carta

In ricordo di Massimo

Come certamente saprete, il 2 e 3 aprile saremo a Cesena per la Fiera del Libro della Romagna, una bellissima iniziativa organizzata da Francesco Giubilei, lo stesso che con la Libreria Cultora a Roma ci permette di rendere disponibili in tempo reale i nostri titoli anche al pubblico che non ama acquistare su Internet.

Abbiamo richiesto uno spazio in questa manifestazione per poter avere l’occasione di parlare nuovamente di Maria Extra Vergine, l'”occhioscritto” del nostro Massimo D’Alonzo che come sapete ci ha lasciato poco meno di un mese fa. A questo incontro parteciperà anche Doriana, colei che Massimo definiva “il mio angelo per passione”. Oltre alla presentazione e al ricordo dell’autore, abbiamo organizzato anche un piccolissimo evento musicale che abbiamo intitolato “Note per un sogno”, dedicato alla memoria di un sognatore per eccellenza come Massimo era. In più, stiamo lavorando per tentare di organizzare un evento musicale nella seconda metà di luglio a Pavullo nel Frignano, sempre in omaggio alla sua memoria.

Siamo certi che chi avrà la possibilità di seguirci in questo percorso imparerà ad amare l’ironia e la leggerezza del nostro “D.J. timido” (come si definiva lui), esattamente com’è successo a noi. Non perdete questa occasione!

Tutto è compiuto…

Massimo D’Alonzo è finalmente guarito: o almeno noi percepiamo questa sensazione, legati come siamo alle relazioni che il nostro corpo intrattiene con il mondo esterno. E’ guarito la sera del 21 febbraio, poche ore dopo la presentazione di quel libro da lui così fortemente voluto ad un pubblico interessato alla sua impresa, perché in nessun altro modo è possibile definire lo scrivere un’opera lettera per lettera usando solamente un puntatore oculare. Abbiamo atteso due giorni per comunicarlo, perché il desiderio dei suoi familiari e delle persone a lui care è stato quello di evitare che il suo funerale diventasse una kermesse, anziché essere il saluto affettuoso e addolorato al loro congiunto.

In realtà ogni volta che perdiamo una persona cara ci rendiamo conto che non siamo mai preparati all’ineluttabilità di certi avvenimenti della vita, nonostante il fatto di illudersi di “essere pronti”. Non conoscevo Massimo se non attraverso le mail e i racconti che ne faceva la “sua” Doriana. Avevo però apprezzato la sua positività e il suo umorismo dolce e sottile leggendo (e impaginando) il suo “Maria Extra Vergine”, e posso affermare con certezza che avesse il cervello molto più lucido ed aperto di tanta gente “normale” che predica odio e rancore su e giù per i social network ed internet.

Come tutte le persone buone, Massimo riusciva solo a vedere il lato migliore degli altri, e questo traspariva chiaramente in quello che scriveva e in come si intratteneva con il prossimo, aiutato in questo da Doriana. Il suo libro è anche il suo lascito a questo mondo spesso troppo pieno di brutture e di meschinità: la sua visione disincantata e forse – perché no – un po’ infantile delle cose è certamente rasserenante e positiva, come la leggerezza con cui sapeva parlare di argomenti anche “pesanti”. E poi metteva al centro di tutto la cosa più importante: l’Amore.

Sono convinto che lui sarebbe rimasto volentieri con noi, non era uno di quelli che si arrendeva: anzi, progettava, sognava, scriveva. L’idea di “farla finita” era un assurdo in termini per lui. L’immagine che accompagna questo editoriale è tratta dalla presentazione che aveva preparato per BUK insieme a Doriana, e riassume lo spirito e la filosofia che lo aveva guidato nei sedici lunghi anni della sua convivenza con la “stronza”, la SLA.

E’ per questo che a nome di Campi di Carta, dei suoi dirigenti e di tutti i suoi soci sono qui a ringraziare Massimo per il grande dono che ci ha fatto: quello di farci sentire probabilmente migliori di quanto in realtà siamo, scegliendoci per perpetuare le sue parole oltre il limite terreno della vita.

Un abbraccio fraterno, sognatore: fai buon viaggio!

Marcello Rodi
Presidente di Campi di Carta